Castellalto, vandali nella nuova scuola a Petriccione: la condanna del sindaco

Vandali nella nuova scuola di Petriccione di Castellalto. La notizia emersa nella giornata di ieri, dove la ditta appaltatrice sta ultimando i lavori in vista dell’apertura del nuovo plesso, trova una forte condanna da parte del sindaco Vincenzo Di Marco.

 

 

“L’atto è di per se grave verso qualsiasi patrimonio sia esso pubblico che privato, ma lo è ancora di più se il bersaglio diventa una scuola che è un luogo di conoscenza, di istruzione, di formazione e crescita umana e sociale. Si è voluto oltraggiare un simbolo”, scrive il sindaco sulla propria pagina Facebook.

 

L’episodio (sono stati rotti i sanitari, danneggiata una delle porte d’ingresso e causati altri danni all’interno del cantiere, è stato denunciato ai carabinieri e segnalati al prefetto.

Va detto che nella circostanza è stato sabotato anche il sistema di controllo e prelievo della vecchia discarica.

 

 

“Se vogliono essere atti intimidatori al pari di altri”, prosegue, ” dico subito agli autori che Castellalto ha un sindaco e un’amministrazione senza paura di nulla e di nessuno e che svolgono un ruolo affidato loro dai cittadini democraticamente.

Le persone vigliacche che hanno commesso questi atti di devastazione vanno prese e condannate e la pena per loro dovrebbe essere l’annullamento di tutti i titoli di studio ( se li hanno conseguiti) e rimandati comunque a scuola di mattina per almeno 10 anni ( tale è il ciclo di istruzione obbligatorio) e nel pomeriggio, sempre per 10 anni, condannati a svolgere lavoro di pubblica utilità a gratis per il comune.

Tranquillizzo le famiglie che aspettano l’apertura della nuova scuola che a gennaio aprirà e sarà ancora più bella di come l’abbiamo pensata, progettata e realizzata perché sarà il simbolo e il luogo, adesso più che mai, della speranza e della scommessa sulle nuove generazioni che vince sulla paura e sulla vigliaccheria.

Chiedo alla Castellalto democratica e alle persone per bene, che sono la stragrande maggioranza, di non restare inermi di fronte a questi atti ma di insorgere, segnalare e denunciare al fine di difendere il bene comune da chiunque possa pensare e realizzare atti incivili come questo”.

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