Nel corso delle settimane successive, infatti, il modulo utile per per chiedere l’eventuale ristoro dei danni è stato cambiato e i diretti interessati, almeno non tutti, non sarebbero stati avvertiti. A sollevare la polemica è uno dei danneggiati, un noto imprenditore, il quale si è rivolto ad un legale e ha intrapreso azione legale nei confronti del Comune e della Regione Abruzzo : “ ciò che è stato fatto è di dubbia legittimità – dichiara – al momento del cambio del modulo i cittadini dovevano essere avvisati direttamente con lettera raccomandata e non con un semplice comunicato stampa, non tutti leggevano i giornali essendo occupati a togliere le acque putride dagli scantinati “. Intanto il nuovo movimento civico con finalità politiche Passione per Alba prende posizione sulla questione e in una nota stampa si legge :” Il Comune e la Protezione civile avevano il dovere di agevolare i cittadini danneggiati, ben 200 non hanno ricevuto nulla per via delle domande presentate con il vecchio modulo, cosa che ha determinato una disparità di trattamento rispetto ai cittadini che hanno ricevuto i rimborsi “. Ora si viene a sapere che i non rimborsati sarebbero circa 200 e che ai primi giorni di ottobre scadono i termini per la richiesta e l’ottenimento delle somme relative ai danni subiti. Il movimento Passione per Alba sposa la causa dei cittadini “ buggerati “ e lancia un appello :” chiunque sia interessato a partecipare all’apertura del contenzioso nei confronti del Comune e della Regione può contattare il movimento e usufruire , oltre alle informazioni, di un’assistenza nella procedura oppure aderire al comitato civico che si sta formando nell’area danneggiata“. L’intervento del legale di Maurizio Ielo è finalizzato a sollecitare gli Enti preposti al rimborso e impedire che scada il termine per la prosecuzione della richiesta di rimborso. I cittadini danneggiati e non rimborsati possono rivolgersi al numero di cellulare 338.4761131.