Oltre ai vertici provinciali e regionali del sindacato, è intervenuto anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso che, dopo aver ricordato le difficoltà vissute dall’Abruzzo interno – e la provincia teramana in particolare – , ha fatto propria la proposta della Cgil, sottolineando come sia necessario far tesoro delle esperienze passate e puntare su una legge statale che organizzi la gestione delle emergenze territoriali, avendo ben chiaro che si debba partire da un’accurata programmazione.
“Non possiamo tutte le volte ripartire da capo”, ha detto anche Gianna Fragrassi, della segreteria nazionale della Cgil che si occupa nello specifico dello sviluppo del territorio, “seguendo un’infinità di leggi e persone diverse ma abbiamo bisogno di una legge quadro che dia delle direttive chiare da attuare in tutte quelle situazioni emergenziali che stanno diventando l’ordinario per il nostro territorio”.
E ha sottolineato come l’Abruzzo sia ancora indietro nella fase della ricostruzione anche il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Di Timoteo, ricordando come in diverse zone siano ancora da attivare le procedure a seguito del sisma del 2009, con interventi che diventano difficili da coordinare anche a seguito degli eventi che si sono accavallati lo scorso anno.