Giro di vite del Comune di Giulianova contro l’occupazione abusiva delle strutture che sorgono all’interno del vecchio impianto di depurazione del quartiere Annunziata, dismesso ormai da oltre 4 anni.
Negli ultimi 18 mesi quelle che un tempo erano delle semplici cabine, sono state trasformate in luoghi di pernottamento e persino di accampamento da alcune famiglie rumene, le stesse che tempo addietro erano state trovate all’interno del Rosa Maltoni, sul lungomare nord. Gli operai del Comune hanno dovuto sbarrare gli accessi, diventati dei bivacchi sudici, sistemando delle porte in acciaio e chiuse con lucchetti.
Tutta la zona era diventata un vero e proprio accampamento abusivo, con accessi all’area del vecchio depuratore divelti. L’amministrazione giuliese guidata dal sindaco Francesco Mastromauro da tempo ha intenzione di varare un progetto di recupero dell’intera area, trasformandola in un nuovo polmone verde del quartiere Annunziata. Un processo di riqualificazione già avviato due anni fa con la realizzazione del nuovo campo Castrum, intitolato all’indimenticato presidente Titì Orsini, e di un parco verde.
Nelle intenzioni del Comune c’è, oltre alla sistemazione dell’area dell’ex depuratore, che occupa uno spazio di circa 5mila metri quadri, anche l’idea di sistemare a verde l’area demaniale oggi inutilizzata e invasa da erbacce. Si tratterebbe di un processo organico di riqualificazione che andrebbe ad impreziosire la pista ciclopedonale che costeggia il fiume Tordino e anche l’intero quartiere dove esiste una struttura che da anni offre servizi al turismo. Servono però fondi.
Difficilmente arriveranno finanziamenti dalla Regione. Pertanto il sindaco e i suoi collaboratori stanno valutando anche l’ipotesi di elaborare e finanziare il progetto in questione in economia, trovando risorse in bilancio. Non serve un investimento corposo, soprattutto se si dovesse procedere per step partendo con circa 100mila euro.