Soldi dei risparmiatori “scomparsi”: banca apre inchiesta interna

Stimato dipendente di un istituto di credito teramano che si sarebbe appropriato di somme di risparmiatori. Cifra che nella sua complessità sembra essere ben superiore ad un milione e mezzo di euro.

 

In questi giorni a Teramo, ma nell’intera provincia, tengono banco le voci sulla sospensione di un consulente finanziario di una nota banca cittadina (Unicredit). Ebbene, la banca ha avviato una verifica interna dopo aver ricevuto alcune segnalazioni e aver sospeso in maniera cautelativa il dipendenti.

Si parla di ammanchi di denaro. Di soldi di risparmiatori che si sarebbero volatilizzati. Non più presenti in banca ma che avrebbero preso altre destinazioni. Allo stato attuale sulla vicenda permane uno stretto riserbo (su reali ammanchi e precise responsabilità). Di certo qualche risparmiatore, nelle scorse settimane, si è accorto che qualcosa non andava sulle somme investite attraverso il consulente e ha deciso di segnalare la cosa. Qualche denuncia ai carabinieri è scattata, così come altri hanno chiesto lumi all’istituto di credito. I vari clienti che avevano rapporti con il consulente finanziario (alle dipendenze dell’istituto di credito da anni), progressivamente, sono stati convocati dalla banca attraverso delle verifiche incrociate da parte degli ispettori.

 

Il caso deve ancora essere delineato nella sua complessità. Se sarà poi accertato quello che si rincorre a livello di voci, i clienti truffati saranno poi risarciti dalla banca. La situazione, in ogni caso, è ancora in una fase embrionale e tutto lo scenario deve ancora essere definito. Così come le voci continuano ad allargarsi.

 

 

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