Giulianova. Dopo sei lunghi anni, si è finalmente concluso il complesso iter amministrativo per il recupero dell’ex Sadam a Giulianova. Ora, non rimane altro da fare che avviare rapidamente i lavori di uno dei più significativi interventi urbanistici, per dimensione e modalità di sviluppo, degli ultimi anni.
Su un’area industriale dismessa ed abbandonata di cinque ettari e mezzo, identificata per decenni come luogo di degrado e pericolo per la cittadinanza, verranno realizzate aree e spazi verdi, un parco giochi, percorsi pedonali attrezzati, parcheggi, servizi commerciali ed il grande manufatto industriale “voltato”, che verrà adibito ad attività culturali e ricreative. Gli alloggi residenziali ed un albergo completeranno l’intervento. I manufatti saranno caratterizzati da impianti a basso impatto ambientale ed energetico ed ad alto contenuto tecnologico.
L’investimento globale garantirà occupazione diretta ed indotta per circa 200 unità per almeno sei anni nella fase realizzativa, mentre a regime saranno circa 300 gli addetti nelle attività commerciali e di servizio insediate nel complesso edilizio.
In un momento di grave crisi del settore, il recupero dell’ex Sadam costituisce un segnale positivo di ottimismo per una rapida ripresa del comparto e dell’occupazione, i cui primi segnali si avvertiranno già nel 2013 come indicato anche dall’Ance nazionale.
“Le attività di recupero urbano”, sostiene Vittorio Beccaceci vice presidente Ance Teramo con delega all’edilizia e pianificazione del territorio, “diventeranno centrali nei prossimi anni perché consentiranno di ridurre l’uso di suolo e di riconvertire edifici con destinazioni d’uso desuete. Inoltre gli obblighi imposti dal legislatore al costruttore sulle certificazioni ambientali, strutturali e tecnologiche dell’edificio stanno, per fortuna, escludendo dal mercato gli operatori occasionali impossibilitati ad offrire tutte le garanzie al consumatore, consentendo un recupero di credibilità del settore ad opera degli addetti professionisti”.