Mai più un’estate senza poter fare il bagno nelle acque antistanti la Riserva Naturale del Borsacchio.
Il Comune di Roseto, infatti, sin d’ora sta cercando una soluzione che garantisca la presenza ogni 150 metri di un assistente bagnante, una postazione di osservazione per assicurare la presenza di soccorritori in caso di necessità.
In piena estate quest’anno il sindaco Sabatino Di Girolamo si è trovato nella condizione di dover firmare l’ordinanza di divieto di balneazione per mancanza del servizio di assistenza ai bagnanti. In altre parole, il Comune non era stato in grado di garantire un bagnino lungo questo tratto di costa. E secondo l’ordinanza della Capitaneria di Porto era necessario avere quanto meno un bagnino ogni 150 metri. Un problema che ha interessato non solo la Riserva Naturale del Borsacchio, ma anche alcuni tratti di spiaggia libera. Una situazione che aveva scatenato le polemiche da parte di molti.
E a contestare il divieto di balneazione era stato anche il direttore delle guide della Riserva Borsacchio Marco Borgatti. Vero è che i turisti hanno continuato a fare ugualmente il bagno, nonostante il divieto. Anche perché la zona della Riserva offre uno dei mari più puliti e cristallini dell’intera fascia costiera teramana. Uno specchio d’acqua che andrebbe valorizzato al pari dell’Area Marina Protetta del Cerrano. Si corre dunque ai ripari in vista dell’estate 2018.
La soluzione a cui sta lavorando il Comune di Roseto è quella di una collaborazione con un’associazione che opera nel settore del salvamento. Servono almeno 5 bagnini. Se non sarà possibile garantire il servizio di assistenza su tutta linea costiera della Riserva, che è lunga circa 3 chilometri, quanto meno assicurare la presenza nei punti di maggiore concentrazione di bagnanti. Servono anche fondi per finanziare l’iniziativa. Non è escluso che si vada alla collaborazione con dei privati.
Anche se uno degli obiettivi è quello di ottenere finanziamenti mirati che riguardino proprio la Riserva Naturale del Borsacchio.
