Conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale relative alle osservazioni sul progetto di partenariato Pubblico-Privato ri-presentato al Comune di Teramo nel 2015 per riformulare un piano che possa continuare a mantenere in vita la cooperativa Tercoop.
“Dopo cinque anni di attesa e di pesanti rinunce a carico dei 28 soci lavoratori”, dicono i soci della cooperativa che si occupa, seppur senza una regolare gara di appalto, della gestione dei parcheggi in città, grazie alle continue deroghe rinnovategli, “ è giunto il momento per l’Amministrazione Comunale di interessarsi veramente a questa vicenda per la quale esistono ancora tutti i presupposti per un esito positivo”.
Nella proposta, infatti, la Tercoop si era resa disponibile a destinare tutti gli utili ottenuti dalla futura gestione meccanizzata e informatizzata delle strisce blu, al finanziamento di servizi e lavori socialmente utili da svolgere per conto del Comune, che otterrebbe così un risparmio nella pulizia e la cura del verde, nei decespugliamenti, nella pulizia e o nella custodia di locali e di siti archeologici, o anche altre mansioni da concordare. Un’offerta comunque vantaggiosa per l’amministrazione comunale e che salvaguarderebbe tutti posti di lavoro. Una proposta, però, che non avrebbe ancora ottenuto risposta.
Lo scorso giovedì, infatti, avrebbe dovuto tenersi un incontro in Provincia, fissato 10 giorni prima, fra i rappresentanti del Comune, della Cgil, della Cisl e della Tercoop, saltato all’ultimo momento per l’indisponibilità dell’amministrazione comunale e rinviato al prossimo 24 ottobre. Un incontro per verificare le osservazioni e criticità evidenziate nella relazione dei tecnici sul progetto presentato dalla Tercoop (che tuttavia ancora non le conosce) al sindaco, che potrebbero essere “sanabili e superabili, qualora si manifestasse una volontà politica in tal senso”.
Ma il 31 dicembre, termine in cui è prevista l’interruzione del servizio di custodia dei parcheggi a pagamento, è vicino e il tempo stringe e, senza ulteriori passi avanti, oltre al possibile danno erariale per il Comune, saranno inevitabili 28 licenziamenti, con una cooperativa sociale destinata a chiudere perché senza lavoro.
Inoltre non sarebbe possibile estinguere il debito che la cooperativa ha contratto con l’amministrazione, a causa della continua riduzione di stalli, per il quale, al contrario, ha ottenuto solo una rateizzazione e di cui restano ancora circa 140 mila euro da pagare.