Altre 40 ore di sciopero, da lunedì 9 ottobre, e assemblea permanente sabato 14 e domenica 15 ottobre all’Hatria di Sant’Atto, storica azienda teramana produttrice di sanitari.
A deciderlo, questo pomeriggio, i lavoratori riuniti in assemblea, che da settimane protestano contro i 55 licenziamenti preannunciati dall’azienda. La procedura per i licenziamenti collettivi scadrà il 15 ottobre.
Nei giorni scorsi i lavoratori avevano ricevuto la visita dell’ex leader Fiom ed oggi esponente della segreteria nazionale della Cgil Maurizio Landini, mentre ieri davanti ai cancelli dell’azienda si era svolta l’assemblea pubblica cui avevano preso parte anche il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, i sindaci di Teramo, Bellante, Torricella Sicura, Notaresco, Castellalto, Penna sant’Andrea, i consiglieri regionali Leandro Bracco, Giorgio D’Ignazio e Sandro Mariani, il vescovo Michele Seccia.
Assemblea nel corso della quale erano state decise sia la convocazione, dell’azienda da parte di Regione, Comune e Provincia, per ribadire la netta opposizione da parte del territorio ai licenziamenti, sia la richiesta, alle segreterie nazionali dei sindacati, dell’attivazione di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico.