Roseto. Le Associazioni, Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici Roseto, Presidente Giuseppe Olivieri, ARA-Associazione Roseto Albergatori, Presidente Adriano De Sanctis, e FAITA Abruzzo-Federcamping, Catia Soardi delegata, ribadiscono, all’unanimità, ancora una volta, il proprio No all’imposta di soggiorno che l’Amministrazione Comunale di Roseto intende introdurre a partire dal 2018.
I responsabili delle associazione di settore ricordano che d”urante la campagna elettorale il Sindaco aveva assunto l’impegno nei confronti della città di non istituire l’imposta di soggiorno tant’è che i rappresentanti delle categorie interessate, i titolari delle aziende turistiche ed i lavoratori del turismo avevano apprezzato tale promessa elettorale. Ora invece, con estrema facilità, il Sindaco Sabatino Di Girolamo e l’Amministrazione Comunale, contraddicendosi, rischiano di venir meno a quanto indicato nel programma elettorale proposto alla città e votato anche da numerosi operatori turistici che li hanno sostenuti. Il turismo rosetano è una risorsa da valorizzare e promuovere e non può essere utilizzato per tentare di risolvere problemi contabili che si conoscevano già nel periodo elettorale o per realizzare iniziative promozionali e di manutenzione dell’arredo urbano che si possono benissimo affrontare attraverso una preventiva concertazione e con il contributo di tutti gli operatori turistici senza danneggiare l’immagine turistica di Roseto e gravare sui nostri potenziali clienti”.
Ma sono anche altre le motivazioni che inducono campeggiatori e albergatori a ripetere un altro No all’idea di introdurre l’imposta di soggiorno: “l’introduzione dell’imposta solo a Roseto renderebbe l’offerta turistica rosetana meno competitiva deviando i flussi turistici verso quei Comuni limitrofi che non la prevedono. Solo nell’ipotesi che tutte le località balneari del teramano adottassero l’imposta e lo facessero in maniera omogenea, con regolamento e tariffe uguali per tutti, si potrebbe avviare una discussione a favore dell’imposta di soggiorno. Ma gli altri Comuni costieri della provincia di Teramo pare che, giustamente, non abbiano alcuna intenzione di introdurre questo dannoso balzello in un momento così difficile e di crisi economica non solo per il settore turistico. La priorità di Comuni ed operatori è quella di attrarre i turisti, non di tassarli. L’imposta di soggiorno pubblicizzerebbe in modo negativo il nostro territorio in cui il vero motore trainante dell’economia locale è il turismo; mentre a Roseto si vuole introdurre, il dibattito politico nazionale è incentrato sull’eliminazione dell’imposta di soggiorno soprattutto nel momento in cui si sta cercando di attuare una politica rivolta alla valorizzazione della “destinazione” Italia per rilanciare il turismo del nostro paese; Ci intende discutere nel mese di Ottobre sull’introduzione dell’imposta di soggiorno probabilmente non è a conoscenza che l’attività di promozione avviata dagli operatori per il 2018 è già in fase avanzata sia per quanto riguarda la partecipazione alle fiere turistiche, (a partire dal TTG Incontri di Rimini che si terrà dal 12 al 14 Ottobre), sia per accordi già firmati con tour-operator e gruppi di villeggianti, sia per i listini prezzi già comunicati e il materiale stampato da utilizzare per la promozione. Le aspettative sulle entrate previste nelle casse comunali di Roseto con l’introduzione dell’imposta di soggiorno, (in realtà meno della metà di quelle preventivate dall’Amministrazione Comunale), sarebbero notevolmente inferiori al danno di immagine che ne riceverebbe il turismo rosetano e l’intero settore, le aziende che vi operano, i lavoratori interessati che sono oltre duemila molti dei quali rischierebbero il proprio posto di lavoro, l’indotto rappresentato da fornitori, artigiani, e altri lavoratori”.
Gli operatori del turismo sono perciò pronti a sostenere iniziative alternative che l’Amministrazione Comunale intendesse avviare per evitare l’introduzione dell’imposta di soggiorno e contribuire alla soluzione di problematiche cittadine sia nell’ambito turistico che dell’arredo urbano e in altre attività di manutenzione”.