Una situazione che diventa sempre più esplosiva, viste le manifestazioni di disagio e il malcontento dei lavoratori a seguito della volontà dei proprietari di voler sospendere il contratto a 55 lavoratori.
A quanto pare, dunque, non sono bastati scioperi e presidi nelle sedi istituzionali provinciali e regionali, supportate anche dai sindacati, per venire a capo di una situazione che si rende sempre più difficile.
Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine per consentire ai camion merci di entrare e uscire dai magazzini dell’azienda produttrice di arredi per bagni.
SUL POSTO LA PROVINCIA. Il presidente Renzo Di Sabatino ha incontrato questo pomeriggio i lavoratori dell’Hatria di Sant’Atto in sciopero da una settimana e in presidio davanti all’azienda. La Provincia sta seguendo la vertenza da settimane e ci sono stati numerosi incontri al tavolo delle relazioni industriali sia a Teramo sia in sede Regionale.
“Rispetto alla proposta iniziale della proprietà, 55 esuberi, siamo scesi a 35 con la possibilità per 3 di andare in pensione con la Naspi – dichiara Di Sabatino – mentre si stanno vericando tutte le altre possibilità alternative al licenziamento e soprattutto se ci sono le condizioni per una parte dei lavoratori di accedere all’accesso pensionistico anticipato. Sul tavolo potrebbe esserci un allargamento del part-time ma la tensione resta alta perché si tratta di scelte e soluzioni dolorose. Domani ci sarà un’Assemblea, ho chiesto ai dipendenti e ai sindacati di formulare loro una proposta che mi impegno a portare al tavolo delle relazioni industriali riconvocando l’azienda”.