Tortoreto, il carabiniere indagato risponde al gip. Sei misure cautelari

E’ comparso ieri mattina davanti al gip Giovanni De Rensis il carabiniere della stazione di Tortoreto (ora non in servizio), indagato nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di spaccio sulla costa teramana.

 

Insieme a lui, anche sua moglie, anche lei indagata. Entrambi hanno risposto al gip e fornito la loro versione dei fatti. I due sono comparsi davanti al giudice del tribunale di Teramo per l’interrogatorio di garanzia, così come gli altri quattro destinatari di misure cautelari nell’inchiesta a firma del pm Davide Rosati.

Al carabiniere e sua moglie è stato notificato nei giorni scorsi l’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria. Lo stesso è accaduto a due albanesi, tra cui la compagna dell’uomo sempre di nazionalità albanese, finito in carcere a Pescara e considerato, dalla procura, il soggetto dal quale tutto è partito. Obbligo di dimora e presentazione anche per un uomo di nazionalità colombiana.

I reati contestati a vario titolo vanno dalla ricettazione, il favoreggiamento, le lesioni personali e la detenzione ai fini di spaccio.

Per la procura gli episodi di spaccio hanno riguardato Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto ed Alba Adriatica. Il carabiniere, per chi indaga, avrebbe rivelato all’albanese finito in carcere di controlli imminenti.

Nell’inchiesta figura anche un poliziotto della zona, ma in servizio fuori regione. Gli indagati sono una decina, con la procura che però non ha ancora chiuso le indagini.

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