Una lettera dura, senza giri di parole, con cui il Comune di Roseto chiede alla Regione di intervenire per mettere in sicurezza gli argini del fiume Tordino.
E’ stata firmata dal vice sindaco Simone Tacchetti, che ha la delega ai lavori pubblici. Il governatore Luciano D’Alfonso già due anni fa aveva annunciato interventi prevedendo un impegno di spesa di oltre un milione e 200mila euro. Somma confermata alcuni mesi fa.
Si pensava che le opere potessero iniziare nella primavera scorsa. Ma ad oggi non è stato fatto nulla. L’inverno è alle porte e c’è il rischio che con le prossime piogge il fiume possa ingrossarsi riproponendo i soliti problemi. A protestare sono anche i residenti della vallata del Tordino. Tacchetti chiede dunque che la Regione dia seguito alle promesse fatte a suo tempo.
“Era stato detto che c’era un finanziamento disponibile”, ha ricordato il vice sindaco di Roseto, “che i lavori avrebbero dovuto essere eseguiti già nei mesi passati. Ma qui non si è visto nulla. I cittadini della zona vivono nella paura che il Tordino possa esondare e portarsi via le loro attività, causare danni alle abitazioni. Ci sono agricoltori che hanno già perso ampie porzioni di terreno. Cosa bisogna quindi aspettare? Che accada l’irreparabile per far sì che i lavori vengano eseguiti?”.
Intanto, si è scoperto che un’area a ridosso del fiume Tordino è stata sequestrata per la presenza nel terreno di materiale di scarto, forse piombo, seppellito senza alcuna autorizzazione. Sarebbe stato utilizzato per il taglio del marmo.