L’iniziativa è molto interessante perché mette in campo una serie di appuntamenti, il primo dei quali si è svolto all’aperto, per sensibilizzare i ragazzi contro l’uso di sostanze stupefacenti, di alcol. Roseto sotto questo aspetto vive una situazione complicata. L’incidenza minorile nell’uso di alcol e droghe è da non sottovalutare.
Tant’è che il sindaco Sabatino Di Girolamo ha annunciato la sistemazione in città di una serie di telecamere di videosorveglianza per il controllo degli spazi pubblici, molto spesso vandalizzati. E recentemente in alcune pinete della città e persino nei piazzali dei cimiteri sono state trovate siringhe usate. Il problema non può però essere risolto solo con le telecamere.
“Ci sono episodi che finiscono al centro dell’attenzione, sugli organi di informazione”, ha spiegato l’assessore Luciana Di Bartolomeo, “mi riferisco alle siringhe trovate nei parchi, ai minorenni in coma etilico. Certo, più controlli sono necessari. Ma il tema va affrontato anche sotto il profilo dell’educazione, della prevenzione”.
A Roseto si sono registrati alcuni casi di minorenni che hanno rischiato la vita dopo aver ingerito superalcolici. La questione coinvolge anche le famiglie che purtroppo a volte fanno finta di niente.
“Non è che si danno delle responsabilità dirette alle famiglie”, spiega Michela Staffieri, psicoterapeuta, “manca in realtà una corretta informazione. Ecco perché è nato questo progetto”.
Il problema coinvolge anche i social che purtroppo propongono ormai di tutto, anche cattivi esempi, quelli da non seguire. L’iniziativa si rivolge ai ragazzi che frequentano le 11 classi della terza media di entrambi i circoli, alle sei classi prime del Liceo Saffo, due classi seconde del Moretti.
Il senso civico, il rispetto del bene pubblico, il danno che possono causare droghe e alcol saranno i temi sviluppati. E gli studenti avranno libertà di scelta nel raccontare le loro esperienze. La scuola ha dimostrato di essere sensibile dinanzi a queste iniziative che hanno un triplice scopo: educativo, informativo e soprattutto di prevenzione.
“Ne arrivano tanti di progetti nelle scuole”, ha puntualizzato Anna Barbone dirigente dell’Istituto comprensivo Roseto 2, “questo ci è sembrato molto interessante perché oltre al discorso di prevenzione tiene conto anche del rispetto del bene pubblico. Ci piace la modalità di questo progetto”.