Comincia a muovere i primi passi l’attività di ricostruzione post sisma nel territorio teramano. Questa mattina, infatti, su invito del sindaco di Teramo,Maurizio Brucchi, si sono tenute due riunioni che hanno riguardato le attività di ricostruzione delle chiese e dei cimiteri.
Alla prima, che ha avuto come argomento la situazione delle chiese del territorio municipale, oltre a Brucchi, hanno partecipato gli assessori Alfonso Di Sabatino Martina (Ricostruzione), Franco Fracassa (Lavori Pubblici), Coletta Puritani, dell’Ufficio Tecnico comunale, l’architetto Sara Spadoni, dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione di Teramo, don Davide Pagnottella, vicario generale della diocesi di Teramo-Atri e l’ingegnere Gabriele Di Felice Ardente.
Nel corso della riunione è stato fatto il punto sullo stato dei 33 edifici di culto dichiarati inagibili dopo il terremoto, con i primi interventi già effettuati ed altri il cui inizio è previsto a breve. Gli edifici di culto attualmente finanziati per operazioni di messa in sicurezza sono la chiesa dell’Annunziata in via Nicola Palma, la chiesa della Madonna delle Grazie e il Duomo con le attività di monitoraggio ed eventuale messa in sicurezza della torre campanaria e degli interni della Basilica stessa, compresa la cappella barocca.
Sono già stati messi in sicurezza, oltre allo stesso Santuario della Madonna delle Grazie, la chiesa di Nepezzano e quella del Carmine, entrambe riaperte al culto, mntre nei prossimi giorni saranno messe in sicurezza la chiesa dello Spirito Santo, quella di Spiano, per la quale dovrà essere predisposta una nuova scheda Aedes comprendente anche alcune abitazioni limitrofe, e quella di Rapino, per la quale si aspetta il via libera dal Cor.
L’altra riunione ha avuto come argomento l’analisi dello stato dei cimiteri, a partire da quello di Cartecchio. Obiettivo primario è quello della tempestiva riapertura dell’ingresso principale, per garantire la quale è stata individuata un’impresa che entro una decina di giorni avvierà i lavori. Valutati inoltre, sempre per il cimitero di Cartecchio, gli interventi da attuare per le inagibilità di tipo B ed è stata individuata una procedura che dovrebbe permettere in tempi brevi di riaprire i padiglioni 7, 8, 9 e 10 dopo la relativa messa in sicurezza.
Per i padiglioni inagibili, invece, ovvero quelli appartenenti alla categoria E, bisognerà attendere i tempi propri della ricostruzione, che sono indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale.
Altra questione affrontata è stata quella dei padiglioni inagibili interessati dalla infestazione di piccioni, per i quali è stato chiesto alla TeAm di effettuare, a proprie spese, una operazione di capillare pulizia straordinaria con il posizionamento di apposte delle reti a protezione e conservazione dei loculi.
Inoltre è stato analizzato anche lo stato di tutti gli altri cimiteri del territorio, con attenta valutazione degli interventi ancora da fare, sebbene tutti siano aperti, seppure in alcuni casi parzialmente.
A margine, infine, si è affrontata la situazione delle quasi 60 attività produttive situate in edifici classificati nella categorie E e C. Il sindaco ha avviato – sull’esempio di quanto accaduto a L’Aquila nel terremoto del 2009 – una attività interlocutoria, e in attesa che l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione fornisca le indicazioni richieste, si sta lavorando ad una Ordinanza che contenga un idoneo provvedimento finalizzato alla momentanea soluzione del problema.