Domani presso la Casa Circondariale di Teramo si celebrerà il “bicentenario” della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria. Il SAPPE, il sindacato più rappresentativo del personale, non parteciperà con una propria delegazione alla cerimonia perché “non c’è proprio nulla da festeggiare e solo per rispetto istituzionale si asterrà da ogni forma di protesta”, fa sapere. il segretario provinciale Giuseppe Pallini.
“Non può sottacere però alle dichiarazioni della Sottosegretaria alla Giustizia con delega alla Polizia Penitenziaria Federica Chiavaroli, ricordandole che le nuove 887 assunzioni non copriranno neanche il 10% del personale mancante e sotto la sua gestione nulla di concreto è stato fatto per migliorare le condizioni lavorative ed economiche degli uomini e le donne della polizia penitenziaria, così come a niente è servito il tanto decantato provvedimento del riordino delle carriere. Pensato per riordinare e sanare una volta per tutte le varie sperequazioni esistenti tra tutte le forze di polizia a ordinamento militare e civile e addirittura sciolto il Corpo Forestale dello Stato e militarizzando il suo personale facendolo forzatamente confluire nell’Arma dei Carabinieri, tanto che, il personale è stato costretto a rivolgersi ai Tribunali Amministrativi per le opportune modifiche”
Il Sappe vorrebbe “più sicurezza e adeguati strumenti per garantire l’incolumità dei poliziotti penitenziari, dato l’aumento di aggressioni, colluttazioni e ferimenti tra le sbarre; un adeguato piano di nuove assunzioni di Agenti di Polizia Penitenziaria (sono 8.000 le unità necessarie al Corpo); un adeguamento delle risorse per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da quasi 10 anni; il ripristino di corrette relazioni sindacali in sede centrale e presso gli Istituti e servizi penitenziari del Paese; una rimodulazione del provvedimento di riordino delle carriere”.