Altri 2milioni e 100mila euro sono stati programmati per far fronte alle problematiche che riguardano due edifici scolastici attualmente chiusi: la scuola Pagliaccetti, che non riaprirà più i battenti, e la scuola di Colleranesco. Qui i lavori di messa in sicurezza sono stati già programmati. Per quanto riguarda la Pagliaccetti non c’è alcuna speranza di recuperare l’immobile. La soluzione alternativa è quella di trasformare l’ex tribunale, sempre nella parte alta della città, in un moderno plesso scolastico.
“Siamo in attesa della relazione”, ha spiegato il sindaco Francesco Mastromauro, “che i tecnici ci devono riconsegnare in merito alle verifiche che hanno interessato l’ex tribunale. Una volta avuta la documentazione prenderemo la decisione più opportuna. Abbiamo individuato per tempo nel nostro bilancio circa un milione e 200mila euro, somma che utilizzeremo per sistemare l’ex palazzo di giustizia, qualora dovessimo avere il parere favorevole dei tecnici. E non dimentichiamoci che l’area dove sorge oggi la Pagliaccetti ha sempre il suo valore”.
Terreno che potrebbe essere permutato e con un cambio di destinazione d’uso, su quell’area che oggi ospita la Pagliaccetti potrebbe sorgere un mini complesso residenziale.
Per quanto riguarda la scuola di Colleranesco, è chiusa dal 2 febbraio di quest’anno, dopo le verifiche antisismiche che avevano dato purtroppo esito negativo. Ma la buona notizia è che quanto meno questo immobile può essere adeguato.
“Ci sono 340 ditte che hanno presentato l’offerta”, ha concluso il sindaco, “adesso la stazione appaltante, la Provincia, dovrà esaminare le offerte e assegnare i lavori. Quindi si procederà con l’adeguamento della scuola di Colleranesco, il cui coefficiente antisismico verrà portato al livello 1. Ci sono 850mila euro per i lavori di messa in sicurezza”.
Dunque manca solo l’assegnazione delle opere. Dopo di che, forse già entro l’anno una volta espletato l’iter burocratico, la ditta appaltatrice potrà dare il via agli interventi che andranno avanti per diversi mesi prima di riconsegnare la scuola di Colleranesco alla città.