Riaprirà mercoledì prossimo la scuola De Amicis di Giulianova alta? Per il sindaco Francesco Mastromauro non ci sono dubbi.
L’edificio scolastico, che accoglie i bambini delle elementari e dovrà anche ospitare gli studenti della media Pagliaccetti, chiusa definitivamente dallo scorso mese di febbraio, è in totale sicurezza. Lo ha ribadito in mattinata il primo cittadino giuliese ad alcuni genitori che si sono presentati in Comune per avere chiarimenti dopo che nei giorni scorsi la Procura di Teramo aveva detto che per la De Amicis i parametri antisismici e quelli sulla sicurezza in generale dell’edificio erano al di sotto dei minimi.
In giornata dagli uffici di palazzo di città è partita la documentazione inviata direttamente alla Procura con cui i tecnici del Comune certificano che gli indici di vulnerabilità sismica sono al di sopra dei minimi e che i lavori eseguiti in estate sulla messa in sicurezza della struttura hanno fatto sì che la De Amicis diventasse una delle scuole più sicure del territorio.
Il cantiere, intanto, non verrà smantellato. Resterà sino a quando non saranno completate le opere di sistemazione della facciata dell’antico immobile. Sono stati creati dei punti di passaggio per consentire ai docenti e agli alunni di entrare in classe, da mercoledì, senza alcuna difficoltà.
Qualche dubbio tuttavia resta. Le perplessità sono espresse soprattutto dalla consigliera comunale di opposizione Laura Ciafardoni che sulla vicenda che riguarda la scuola De Amicis sta portando avanti da tempo una battaglia.
“Vedremo mercoledì cosa accadrà”, ha detto la Ciafardoni, “E’ chiaro che molti genitori sono preoccupati, me compresa visto che i miei figli vanno a scuola proprio in questa struttura. Staremo a vedere se veramente i nostri figli potranno tornare in classe senza problemi”.
Intanto resta il rebus su come investire gli 800mila euro che il Comune ha in cassa e che dovevano servire per ristrutturare la Pagliaccetti che però presenta gravi carenze circa la sicurezza statica. Sempre più probabile un utilizzo di quei fondi per adeguare l’ex palazzo di giustizia.