Una provincia costantemente penalizzata da Regione e Anas per la questione della manutenzione stradale. A dichiararlo è l’associazione Confartigianato Teramo che, in una nota, critica la gestione della questione manutentiva che avrebbe visto ancora una volta il territorio aprutino non ottenere quanto richiesto rispetto alle altre province abruzzesi.
Come annunciato dallo stesso Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso, lo scorso agosto, infatti, l’Anas tornerà ad occuparsi della manutenzione di alcune strade che torneranno ad essere statali, sgravando così gli enti dal peso della loro cura. Ma, a parte un piccolo contentino con promessa di investimenti sulla Notaresco-Atri-Silvi, il completamento della Teramo-mare e la Teramo-Ascoli, nessuna strada provinciale teramana è stata ripresa dall’Anas, senza che, a detta della Confartigianato, alcuna voce di critica si sia alzata a riguardo da parte dei politici teramani.
“Ancora una volta”, si legge nella nota, “come già fatto in passato, siamo costretti ad intervenire per salvaguardare la nostra provincia già penalizzata nel Masterplan, in quanto evidenziammo che su 1,5 miliardi di euro solo 190 milioni erano stati destinati alla Provincia di Teramo, ed oggi esclusa dall’Anas per la manutenzione delle strade”.
Una situazione, quelle di diverse strade colabrodo o la chiusura per lavori in corso (vedi statale 81 Teramo-Ascoli o contrada Santa Croce) proprio nel periodo estivo, come denuncia la Confartigianato, che hanno creato disagi e danni economici per varie attività produttive e commerciali delle aree interessate.
“È ora di dire basta alla Regione Abruzzo e pretendere un trattamento almeno alla pari delle altre provincie abruzzesi”, conclude la nota, “oltre a chiedere aiuto per le imprese del teramano che, senza presunzione, sono il motore dell’economia della nostra regione sia nel settore del turismo che negli altri settori”.