Il gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, ha disposto nuove indagini sulla morte di Giulia Di Sabatino, la 19enne di Tortoreto morta il primo settembre di due anni fa (giorno del suo compleanno), cadendo da un viadotto nel comune di Mosciano.
A distanza di due mesi dall’udienza in cui si è discussa l’opposizione all’archiviazione chiesta dalla procura di Teramo, il giudice chiede quindi alcuni approfondimenti ai sostituti Davide Rosati ed Enrica Medori.
Richieste che ha messo per iscritto (sono diciassette i punti) e che vertono anche sul fatto di riascoltare di nuovo alcune persone già comparse davanti ai magistrati.
Soddisfazione ovviamente da parte della famiglia di Giulia, rappresentata dal legale Antonio Di Gaspare, che non ha mai creduto che la giovane si sia tolta la vita.
Sono tre le persone iscritte sul registro degli indagati per istigazione al suicidio: un 26enne di Mosciano con cui la 19enne ha avuto un rapporto sessuale prima di morire; un 43enne che le ha dato un passaggio in scooter ed un 28enne, sotto inchiesta anche all’Aquila per pedopornografia, sul cui cellulare sono state trovate foto osé.