Aperti a tutti e completamente gratuiti per i cacciatori, i corsi sono stati organizzati e realizzati dal Servizio Caccia con risorse interne. Ognuno era riservato ad un numero massimo di 250 partecipanti.
Il primo corso, dal titolo “Cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo del Cinghiale”, ha consentito alla Provincia di dotarsi di una task-force di cacciatori abilitati al controllo del cinghiale per la riduzione dei danni che tale specie provoca anche nelle aree protette. La Provincia, infatti, mette in atto da diversi anni un Piano di controllo nelle aree di tutela, che ha consentito negli ultimi due anni, proprio grazie all’intervento dei cacciatori, di ridurre di circa il 25% i danni subiti al sistema agricolo.
L’altro corso, invece, dal titolo “Cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo del Capriolo e del Daino”, ha fatto ottenere l’autorizzazione ai cacciatori per il prelievo di tali specie in quelle regioni italiane in cui la caccia a tali specie è consentita.
Sarà prossimamente oggetto di studio anche l’idea, condivisa da amministrazione provinciale e mondo venatorio, di realizzare un servizio di volontariato per il controllo del territorio, sia sotto l’aspetto della prevenzione ambientale sia sotto quello della protezione per le calamità naturali, proprio tramite i cacciatori.