“E’ ormai da sette anni che risiedo e vivo a Pineto insieme a mia moglie. Dopo un lunghissimo periodo trascorso a Milano e Monza, ho deciso di cambiare stile di vita. L’Abruzzo è stata la terra dei miei genitori e vi ho passato le vacanze più belle della mia gioventù, a contatto con la natura, gli animali, la campagna, i monti e il mare. Una cornice ineffabile per la bellezza della natura e l’umiltà della gente. Ora vivendoci quotidianamente, e a distanza di parecchi anni, esprimo le mie idee e i miei dissapori su alcune cose del contesto cittadino”, inizia così la lettera che Ruggero Sabatini – cittadino creatore del comitato locale “Tutela Quiete Pubblica e Ambiente” – ha scritto al Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio.
“Ora vivo il cosiddetto razzismo dell’ignoranza, della maleducazione e del disprezzo immotivato, sempre meno latente. Non di tutti evidentemente e per fortuna. Ho cercato in tutti i modi di comprendere questo senso di avversità, verso chi non è nato in questo comprensorio, che si nutre e si alimenta ogni giorno con avidità. Uno dei motivi va ricercato sicuramente nell’arretratezza culturale”.
L’arretratezza culturale di cui parla Sabatini, è propria di chi lo accusa sui social. “Sono numerosi gli atteggiamenti mentali che si pongono in contrasto tramite Facebook e altri Social Network , a volte violenti nel linguaggio, alla mia persona, spesso anche con anatemi, che volutamente ho censurato. Ne riporto solamente alcuni dei meno cattivi per esemplificazione voluta, nascondendo quelli più virulenti e ignobili di proposito: “dovresti vivere nel cimitero, lì c’è pace e tranquillità per persone come te che amano il silenzio eterno. Te ne devi andare, cosa sei venuto a fare, sei folle, sei nato così o ci sei diventato strada facendo?”. E ancora “appartengo a quelle persone che dall’origine sono di Pineto. Il problema è che questa cittadina è cresciuta in modo esponenziale grazie a persone come lei che sono venute per “impararci” il buon senso, la civiltà e l’educazione. Noi non siamo razzisti, ma se siete venuti per convivere bene, altrimenti nessuno vi ha chiamato…”
“Il mio intento è quello di far crescere Pineto nel rispetto, nel dialogo, nel confronto e nella civiltà. Ecco perché chiedo al sindaco Robert Verrocchio, tramite questo paradosso iniziale, di essere al mio fianco e a quello di tutti i cittadini di Pineto, che lo desiderano, per ricercare un sistema di vita in comune più dignitoso, argomentativo e giudizioso. Attendo da tempo, in qualità di presidente del comitato “Tutela Quieta Pubblica e Ambiente” e di ideatore, coordinatore e portavoce dell’organizzazione “L’Abruzzo Risveglia il Silenzio” d’incontrarla per avere risposte su tanti quesiti posti di ieri, mai risolti, e di oggi completamente disattesi; avverto invece un silenzio assordante che spero si tramuti presto nell’attenzione dovuta. Sto preparando un incontro dibattito per riaffermare, se ce ne fosse ancora bisogno, chi siamo, cosa facciamo e cosa vogliamo“.