Pineto. Un bilancio in chiaro scuro quello steso dai responsabili dell’Area Marina Protetta dopo le giornate e le nottate di ferragosto. Una data difficile per l’Area Marina Protetta vista la grande concentrazione di persone presenti nei comuni del Parco in quel periodo.
Una data delicata che è stata preparata con cura vista la riunione del 10 agosto scorso a Torre Cerrano, proprio per studiare nel dettaglio le azioni di prevenzione. Alla riunione erano presenti: Guardia Costiera, Comandanti delle Polizie Locali di Silvi e Pineto, Croce Rossa Italiana, ProsOnlus Pineto, Protezione Civile Silvi, Associazione Guide del Cerrano, oltre naturalmente a rappresentanti dell’Area Marina Protetta.
La Prefettura di Teramo pur non partecipando ha inviato una nota in cui comunicava che, in occasione di una riunione tecnica di coordinamento, ha richiamato l’attenzione delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco sulla problematica in questione e che è stata predisposta apposita ordinanza di vigilanza del Questore per il periodo 11-16 Agosto, facendo riferimento proprio alla riunione dell’Area marina Protetta.
“Nonostante il nostro e l’impegno dei nostri partner, sono stati rilevati problemi a Silvi – dice il presidente dell’AMP Leone Cantarini – mentre a Pineto la situazione è rimasta sotto controllo. Un dato incoraggiante è stato quello della completa salvaguardia delle pinete in cui non sono stati accesi fuochi”.
In effetti a Pineto, nella Zona B, sono stati segnalati solo piccoli problemi di spazzatura, prontamente risolti dai servizi comunali. A Silvi, invece, Sono stati rintracciati diversi falò notturni ubicati a Foce Concio, Via Taranto, piazza Aldo Moro e Parco Nassirya. Non sono state invece individuate tracce di falò nella zona di pineta Forcella, quella più interna all’AMP, Zona C1,che sarebbe stata a maggior rischio incendi.
Il vero problema sembra essere stato proprio a Parco Nassiryia, area in Zona C3 vicina al confine sud dell’AMP e insistente in un contesto molto urbanizzato in prossimità dell’area in cui si sono svolti i fuochi d’artificio.
I falò si presentavano come grosse buche, parzialmente rinterrate a coprire i prodotti della combustione. Sono stati effettuati alcuni saggi con pala per verificare che effettivamente si trattasse di falò. In un caso, molto grave, insieme ai resti della combustione sono stati anche interrati dei rifiuti.
Da resoconti dei bagnanti e degli operatori turistici la Polizia Municipale è passata regolarmente fino a tardi per reprimere il fenomeno, ma a detta di molti le persone occupate a preparare il falò ricominciavano non appena gli agenti si erano allontanati.
Sono stati verificati atti vandalici nella struttura per il rimessaggio attrezzi dei pescatori, realizzata dal Comune e ubicata in parco Nassirya, con la rottura di due porte, per utilizzare il servizio igienico posto all’interno. Per altro, la zona in questione, si presentava fino a ieri molto sporca e con rifiuti abbandonati ovunque.
“Gli episodi di questi giorni – conclude il Cantarini – confermano ancora una volta che senza una nuova cultura del rispetto, e direi dell’educazione civica, la nostra assomiglia sempre più ad una battaglia persa in partenza. Non è possibile blindare un Parco Marino. Bisogna confidare sulla buona educazione di tutti”.
C’è da dire, infine, che ai Comuni mancano mezzi e persone, così l’AMP per la pulizia di dettaglio delle spiagge dell’Area marina Protetta dopo le notti del 14 e del 15 di agosto, organizza una pulizia delle spiagge con partenza dall’info-point di Torre Cerrano alle ore 9,00 per sabato prossimo 19 agosto nelle due direzioni di Pineto e Silvi. Volontari e persone di grande disponibilità possono unirsi alle associazioni che hanno dato già il loro assenso.