Tortoreto. In tanti per l’ultimo saluto a Patrizio Panichi, il patron del premio Teramo che Lavora e personaggio impegnato nel mondo del volontariato e dell’associazionismo.
Troppo piccola la chiesa di Sant’Agostino per accogliere le centinaia di persone che hanno voluto tributare l’ultimo saluto all’imprenditore morto a 54 anni per un improvviso malore. Amici, conoscenti, imprenditori, ma anche tante personalità al funerale di Panichi, officiato dal parroco don Francesco Aloisio, si sono stretti al dolore della moglie Maria Luisa e la figlia Anastasia.
Presente una rappresentanza dell’associazione nazionale dei carabinieri che Patrizio Panichi, associazione che aveva fondato a Tortoreto. Presente anche Piervittorio Romano, comandante provinciale dei carabinieri, e diversi rappresentanti dell’Arma. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco Domenico Piccioni e il vide-prefetto Francesco Tarricone, fino allo scorso mese di giugno commissario straordinario al Comune di Tortoreto. Poi dopo la funzione religiosa il feretro è stato tumulato nel vicino cimitero.