Tortoreto, bagnini senza età: effettua salvataggio a 89 anni. Riflessioni sugli orari del salvamento

spiaggia_tortoretoTortoreto. Chi ha il mare nel sangue, e per un’intera vita ha sempre prestato assistenza ai bagnanti, resta bagnino per sempre, anche alla soglia degli 89 anni.

L’esempio arriva da Mimì Dezi, il decano dei bagnini di Tortoreto (forse il primo a queste latitudini a vestire i panni del bagnino), che nei giorni scorsi, a dimostrazione che il fiuto resta, anche quando a lavorare sono altri, ha salvato un vacanziero (più giovane di lui), che passeggiando in acqua era caduto e non riusciva a rialzarsi. Mimì, che come ogni mattina si avvicina alla riva del mare nello stabilimento balneare del figlio (Lato Sud) per scrutare il tempo all’orizzonte, ha visto il bagnante in difficoltà e lo ha aiutato a rialzarsi, prima che la situazione potesse farsi più difficile. Un gesto semplice, quasi naturale per chi per decenni ha salvato vite umane nel suo chalet, ma un esempio da seguire per chi, ogni giorno, vive in spiaggia e si occupa di salvamento. Il salvataggio avvenuto alle 9 di mattina, offre però una riflessione su come forse andrebbe organizzato il servizio. Nessuna polemica, sia chiaro, ma uno spunto costruttivo, da valutare in ottica futura. La riflessioni arriva da un balneatore, Carlo Dezi. “ Il servizio di assistenza” dice Dezi, “ non dovrebbe iniziare alle 10 e durare in maniera ininterrotta fino alle 19.30. A mio parere, i ragazzi che svolgono questo servizio, con tali temperature, non possono essere lucidi per tutte queste ore. La soluzione ideale, sarebbe quella di prevedere una vigilanza mattutina, dalle 9 alle 13 e una pomeridiana, dalle 14.30 alle 19, con una pausa, che consentirebbe di riposare. Quale altra categoria lavora ininterrottamente, per tutte quelle ore, sotto un ombrellone, vigilando chi si diverte e rilassa al mare?”.

 

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