Non si tratta di una ondata di calore o di un’emergenza sanitaria, o meglio, non solo. Tantissimi pazienti, alcuni davvero con codice rosso, molti anziani e soprattutto turisti, e personale ridotto all’osso per ferie e malattie non coperte da altri colleghi provenienti dal Dipartimento provinciale dell’area critica.
Di conseguenza file chilometriche, difficoltà nel gestire i pazienti più gravi, mentre il medico di turno chiedeva alla Direzione dell’Asl un aiuto, sicuro e immediato.
Al di là delle polemiche, in questo periodo molto accese sul futuro dell’ospedale di Giulianova, l’emergenza quotidiana, soprattutto durante i mesi estivi, al Pronto Soccorso meriterebbe un’attenta riflessione e un potenziamento repentino e duraturo, in particolar modo d’estate, a prescindere dal livello e dagli scenari futuri.
Insomma migliorare un servizio per turisti e residenti, garantendo anche un aumento dell’occupazione del personale sanitario, seppur limitato ai mesi estivi