Teramo, giornate calde all’Hatria: stato di agitazione dei dipendenti

L’annuncio di 55 licenziamenti con la fine della cassa integrazione per settembre e la disdetta del contratto integrativo già ridotto. Sono state queste notizie a far proclamare lo stato di agitazione dei 181 lavoratori dell’Hatria Srl, una delle aziende storiche del nucleo industriale di Sant’Atto.

Un possibile sciopero, inoltre, potrebbe essere deciso nei prossimi giorni così come non sono escluse altre forme di protesta da parte dei dipendenti preoccupati per la difficile situazione che si è venuta a creare nell’azienda anche a seguito dell’accordo fatto con la multinazionale tedesca Groeh, tra i principali rivenditori di rubinetteria.

La decisione è stata presa nell’assemblea dei lavoratori svolta stamattina, in cui è stato chiesto anche un passo indietro all’azienda sugli annunci delle decisioni prese.

Grande e comprensibile la preoccupazione dei lavoratori che lamentano anche la possibilità di avviare un confronto con i vertici mentre contestano la scelta di tagliare la forza lavoro proprio in un momento in cui i risultati aziendali sembrano mostrare un netto miglioramento.

Anche Sinistra Italiana, d sempre al fianco dei lavoratori e delle iniziative che vorranno mettere in campo con i sindacati, ha annunciato di voler presentare un’interrogazione alla Camera, tramite il parlamentare Giovanni Paglia

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