Una richiesta compatta per denunciare le gravi irregolarità che, in barba alla normativa vigente che vede penalizzati i lavoratori del settore di igiene ambientale, consterebbe nella proposta di un protocollo d’intesa per far rispettare i contratti di lavoro.
Le segreteria provinciali teramane di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel tornano a riproporre all’attenzione pubblica la situazione che si riscontra in diverse aziende che si occupano di raccolta e trasporto rifiuti nel territorio che, seppur nelle gare di appalto con gli Enti inseriscano l’obbligo di applicare ai dipendenti i contratti Fise-Assoambiente dove sono previste tutele per i lavoratori sia a livello retributivo sia per quanto riguarda la sicurezza, in realtà una volta ottenuto l’affidamento, con dei ribassi consistenti, applicano ai loro dipendenti il contratto delle Cooperative Sociali.
“Più volte”, scrivono i sindacati in una nota, “abbiamo invitato i Comuni a controllare se i capitolati di appalto venissero rispettati da parte delle aziende ad oggi, a parte qualche Ente, c’è stato un silenzio assordante. La mancata applicazione del contratto di lavoro di riferimento implica ‘drogare’ il mercato perché le aziende utilizzando contratti meno onerosi, per loro chiaramente, possono applicare un ribasso che le ditte che applicano il contratto di riferimento non possono fare”.
Questa situazione, secondo i sindacati, dunque, non comporta un abbassamento delle tariffe ai cittadini ma soltanto un guadagno maggiore per le aziende.