Rapagnà aveva compiuto 108 anni lo scorso 4 febbraio. Maestro di sartoria, ha formato decine di allievi, aveva abbandonato l’attività solo cinque anni fa e ha conservato, fino alla fine, una estrema lucidità.
Qualche anno fa l’Accademia nazionale dei sartori di Roma, gli aveva conferito il diploma accademico onorario con questa motivazione: “La nomina a Socio Onorario dell’Accademia vuole essere un riconoscimento ad Altobrando Rapagnà per aver vissuto di Sartoria: egli ha fatto vivere il su misura grazie alla sua nobile Arte del Bel Vestire. Un padre dell’ago e filo che con cura ha dimostrato negli anni di amare il lavoro del sarto contribuendo, di fatto, allo sviluppo dello stesso ed all’accrescimento di un bagaglio culturale che si tramanda nel tempo”.
“Partecipiamo commossi al dolore che ha colpito la famiglia Rapagnà tutta per la scomparsa del caro Altobrando – ha commentato il sindaco, Sabatino Di Girolamo – E’ stato un punto di riferimento per la città e l’esponente più anziano di una categoria di grandi artigiani che hanno contribuito a ricostruire l’Italia con il loro lavoro. Era un grande maestro di sartoria, di vita e un grande appassionato di musica, tutta la città è commossa da questa scomparsa. La sua longevità, unita alla sua leggendaria lucidità, ne ha fatto un simbolo della nostra Roseto”.
I funerali si terranno domani, alle 10,30, nella chiesa Santissima Annunziata di Mon-tepagano.