Pineto. “I risultati in chiaro-scuro presentati oggi da Goletta Verde sulla qualità delle nostre acque costiere ci spronano a continuare nell’opera di monitoraggio e sensibilizzazione che il nostro Ente porta avanti da anni”.
È questa la prima reazione di Leone Cantarini, presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, dopo la diffusione dei dati da parte di Legambiente sul monitoraggio delle acque abruzzesi messo in atto due settimane fa.
Una fotografia che, se ancora ce ne fosse bisogno, illustra a tutti che lo stato delle acque del mare dipende da quelle delle acque dei fiumi.
“In un certo senso – dice ancora Leone Cantarini – noi dell’AMP siamo le vittime di una situazione a cui quasi da soli stiamo tentando di porre rimedio. Se a monte le acque non vengono depurate e se non cresce una cultura della salvaguardia, della responsabilità, la nostra Aea Marina rischia di assomigliare sempre più ad una fortino assediato”.
La scelta di Torre Cerrano per la conferenza stampa non è stata casuale. Lo ha spiegato il presidente regionale di Legambiente Giuseppe Di Marco: “Vogliamo parlare da qui, con Goletta Verde ormeggiata alle nostre spalle, perché l’unica Area Marina Protetta abruzzese sta lavorando non poco nel campo del turismo sostenibile e in quella inversione della tendenza culturale che riteniamo indispensabile per conseguire i risultati sperati. Qui ci sono i primi esempi di certificazioni di Turismo sostenibile tese a coinvolgere albergatori e imprenditori nella tutela ambientale. Ormai credo si sia compreso che la sostenibilità sia divenuto un brand turistico”.
“Per questo – ha detto ancora Leone Cantarini – voglio ringraziare Legambiente Abruzzo. Queste parole e questi apprezzamenti, in qualche modo ci ripagano degli sforzi e delle piccole battaglie quotidiane che dobbiamo affrontare per far passare il messaggio che la Regione Verde d’Europa non può fare a meno di un turismo eco sostenibile e della cura del proprio territorio”.
E per dare sostanza alle parole degli amministratori l’AMP ieri pomeriggio ha continuato i propri lavori con una tavola rotonda alla quale, oltre al direttore dell’ARTA, hanno preso parte amministratori regionali e locali. Il tema sono stati proprio i Contratti di Fiume e i progetti allestiti dall’AMP insieme allo Zooprofilattico di Teramo per il monitoraggio costante delle acque.