Roseto, in 700 per il rilascio in mare della tartaruga “Marina” (VIDEO/FOTO)

In 700 hanno partecipato alla manifestazione “Dal Nido alla Riserva”, organizzata da Marco Borgatti, direttore delle guide della Riserva Naturale Borsacchio, in collaborazione con tutte le associazioni ambientaliste del territorio.

Un fiume umano è andato alla scoperta di una delle zone più importanti della regione, dove la natura conserva ancora gli aspetti selvaggi e autoctoni.

700 persone che hanno camminato lungo un tratto di circa 3 chilometri, sino a raggiungere la spiaggia di Cologna dove i responsabili del centro recupero cetacei e tartarughe di Pescara hanno mostrato ai tantissimi curiosi, la piccola Marina, la tartaruga della specie Caretta Caretta recuperata nello scorso mese di gennaio, quasi assiderata.

Porta il nome della figlia di Franco Sbrolla, pioniere e combattente per la difesa della Riserva, scomparso un anno fa circa. Il piccolo rettile ha avuto sette mesi di cure, prima di ridarle la libertà, al largo della Riserva Naturale del Borsacchio, a circa 3 miglia dalla costa.

“Un’esperienza straordinaria”, ha commentato Marco Borgatti, “davvero tantissime persone hanno avuto l’occasione di comprendere quanto sia importante questa Riserva che purtroppo è ancora senza un organo di gestione. Sono circa 15 anni che ci battiamo per tutelare questo angolo di paradiso. Gli sforzi, i sacrifici, sono ripagati dagli occhi meravigliati di bambini e adulti. Oltre 500 kg di plastica raccolta per realizzare cartelli nella Riserva. Il Borsacchio vive grazie ai volontari e alle vere associazioni”.

Una nota polemica a margine dell’evento è legata al fatto che il Comune di Roseto vorrebbe affidare la gestione della Riserva alla società Ambiente e Vita di Benigno D’Orazio.

Per gli ambientalisti rosetani, la gestione deve essere data nelle mani di chi in questi anni ha combattuto per salvaguardare la Riserva e non in quelle di chi non avrebbe fatto nulla in tutto questo tempo.

Intanto raccolte oltre 300 firme. Sono quelle dei cittadini di Roseto che chiedono che quest’area venga data in gestione alle associazioni ambientaliste del territorio e a nessun altro.

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