Gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole, la sicurezza dei ragazzi, le scelte da fare meritano la massima serietà e precisione.
Così il presidente Renzo Di Sabatino che annuncia che i risultati degli studi di vulnerabilità verranno presentati nei prossimi giorni, probabilmente già a metà della settimana.
“I risultati dello studi verranno presentati a tutti: dirigenti scolastici, studenti, comitati di genitori, giornalisti e, com’é nel nostro stile, lo faremo con dovizia di documentazione, formulando delle proposte sulle quali apriremo un confronto. Non abbiamo ancora definito la data, ma è probabile che riusciamo a fissarla a metà della prossima settimana, solo perchè vogliamo assicurarci che ci siano tutti gli interessati. Non abbiamo fatto un lavoro tanto serio, impegnando le uniche risorse di bilancio che avevamo, per tenerlo nel cassetto visto che misurare gli indici di tutte le scuole – ne abbiamo 29 – è stata una scelta politica e amministrativa ben chiara. Del resto, in queste settimane, non abbiamo fatto solo questo, abbiamo anche fatto i lavori per ottenere i certificati antincendio in tutti gli istituti superiori che ne erano sprovvisti”.
Secondo il presidente Di Sabatino: “la situazione è certamente meno complessa di come si sarebbe potuto immaginare, grazie alla mappa, abbiamo una base di confronto ineccepibile per ragionare con i dirigenti sulla riorganizzazione degli spazi e delle strutture; si uscirà finalmente fuori dalla logica del percepito per entrare in quella del certificato. Proprio perchè parliamo di risultati certificati sarà il caso di illustrare i numeri, le cifre, i dati e le relazioni tecniche: magari si evita qualche imprecisione e certamente si ragiona più seriamente. A noi spetta il compito di formulare delle soluzioni per quei casi, molto circoscritti in verità, per i quali riteniamo di dover avviare subito interventi di miglioramento sismico. A noi, alla politica, spetta anche e soprattutto il compito di pianificare a medio e lungo termine: in un’ottica nuova e uscendo dalla logica dell’emergenza. Questa è la sfida più grande e anche a questo serve la mappa del rischio: siamo l’unica Provincia abruzzese che se ne dota e adesso servono i finanziamenti, quelli veri e risolutivi, per dare un senso alla definizione “scuole sicure”.