Teramo. In merito alla presa di posizione del presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Alfonso Marcozzi, circa il presunto divieto della Provincia alla trasferta di ingegneri nelle aree terremotate dell’Emilia Romagna, l’Ente di via Milli spiega, in una nota, la sua versione dei fatti, che pubblichiamo integralmente.
Lo scorso 26 giugno, l’assessore Vincenzo Falasca ha incontrato l’Ordine degli Ingegneri che ha chiesto garanzie circa la continuità del servizio del Genio Civile dove operano ingegneri dipendenti della Teramo Lavoro con contratto a tempo determinato.
In particolare, l’Ordine ha richiamato l’attenzione “sulla necessità di assicurare la piena efficienza dell’ufficio data la rilevanza dei servizi erogati, quali attestati di deposito preliminari all’inizio lavori, rilascio di certificazioni per la richiesta di agibilità, collaudi, attività di vigilanza sulle costruzioni fino ai più recenti compiti straordinari assegnati all’ufficio provinciale in materia di controllo delle perizie di riparazione del sisma fuori cratere”.
L’assessore Falasca si è impegnato a garantire la prosecuzione del contratto di lavoro agli ingegneri a partire da oggi anche ricorrendo a contratti di collaborazione direttamente stipulati dall’ente: in quella circostanza, né l’Ordine né gli ingegneri interessati, hanno fatto riferimento alla trasferta in Emilia.
Il dirigente del settore, quindi, ha predisposto tutti gli atti per la stipula di un nuovo contratto che è stato sottoscritto questa mattina e che prelude ad un bando a lunga scadenza.
Successivamente all’accordo gli ingegneri interessati alla trasferta emiliana hanno comunicato che da oggi si sarebbero posti in ferie per una settimana. E’ evidente che la richiesta di una settimana di ferie, coincidente con l’avvio di un nuovo contratto di lavoro professionale adottato in via eccezionale solo per gli ingegneri del Genio Civile proprio per garantire continuità di servizi e non creare disagi all’utenza, come richiesto dallo stesso Ordine, non è parsa congruente.
Si è quindi chiesto agli ingegneri di individuare un altro periodo per raggiungere l’Emilia in maniera da evitare una aperta contraddizione con gli atti appena assunti dall’Ente e con le richieste avanzate appena qualche ora prima dallo stesso Ordine.
Nella circostanza, inoltre, si fa rilevare che la Provincia ha ovviamente aderito alla richiesta dell’Upi, dell’Ance e delle Regioni di mettere a disposizione della Direzione Coordinamento e Controllo della Protezione Civile – entro il 31 maggio 2013 – delle professionalità tecniche ed amministrative a supporto degli enti locali delle aree terremotate dell’Emilia. Questo verrà realizzato attraverso delle modalità concordate con i vari settori e con i diversi dirigenti per evitare disagi alle attività dell’ente e ai cittadini.