Delusione per l’assenza dell’assessore regionale Dino Pepe, all’incontro organizzato ieri dagli Ambiti territoriali di caccia Vomano e Salinello, per affrontare le impellenti questioni riguardanti il calendario venatorio.
Una frattura, quella tra il rappresentante regionale e le Atc teramane, già creata da tempo che ha spinto le organizzazioni venatorie a considerare il documento “alla data di oggi un discorso vuoto, con contenuti inappropriati, che necessita una forte accelerata e, soprattutto, l’integrazione con i suggerimenti avanzati agli uffici dell’assessorato in linea con quanto accade nel resto d’Italia”.
Nel ringraziare il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, e quello del Pd, Sandro Mariani, che hanno partecipato all’incontro e hanno preso a cuore le problematiche del mondo venatorio, inoltre, gli Atc hanno tuttavia sottolineato il totale disinteresse dimostrato dagli altri consiglieri regionali.
“Siamo soddisfatti della partecipazione di centinaia di cacciatori che hanno riempito la sala”, ha detto il presidente dell’Atc Vomano, Franco Porrini, “abbiamo spiegato ancora una volta gli errori macroscopici commessi dagli uffici regionali, le violazioni di legge. Stupisce anche il clamore dell’assessore Pepe su una sentenza transitoria del Tar, in attesa che si entri nel merito della questione, che allude solo a presunti problemi di pubblica incolumità. Le esigenze del mondo venatorio, agricolo e ambientalista sono ben altre e siamo pronti a occupare gli uffici della Regione per far capire cosa accade in tutta Italia meno che in Abruzzo”.
Critico anche il presidente dell’Atc Salinello, Francesco Sabini che parla di “amministrazione sorda, incapace di dialogare, di confrontarsi in maniera civile”, con la conseguenza di far pagarne le spese solo alle parti in causa.
E, nel suo intervento, è stato proprio Lorenzo Sospiri a sconfessare le promesse che il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, aveva fatto nel corso del primo incontro realizzato a Castelnuovo Vomano, dando incarico all’avvocatura regionale di costituirsi davanti al Tar invece di convocare la Giunta e cambiare la delibera in pochi minuti.
Il capogruppo del Pd, Sandro Mariani, invece, condivide in pieno le rimostranze evidenziate da Franco Porrini contro l’assessore Pepe e ha assicurato che in consiglio regionale farà valere fino alla fine il suo ruolo politico per “licenziare un progetto che sia valido, condiviso, rispettoso delle normative vigenti e in linea con le altre regioni italiane, a cominciare da quelle che confinano con l’Abruzzo per evitare che a distanza di qualche centinaio di metri ci siano regole completamente opposte”.