Acqua rossastra e marrone. Perplessità da parte di molti turisti e residenti, lungo la fascia costiera teramana, che hanno pensato a qualche forma di inquinamento.
In realtà nulla a che vedere con possibili sversamenti inquinanti di origini fognarie.
In realtà si tratta di un fenomeno comune in questo periodo, in quasi tutto l’ Adriatico. Con l’aumentare della temperatura dell’acqua, soprattutto oltre i 26 gradi, si innesca la proliferazione della micro alga rossa che “tinge” di conseguenza lo specchio di mare sotto costa.
Un fenomeno chiaramente fastidioso con cui bisogna convivere. A volte bastano un vento di ponente o una mareggiata a far rischiarare l’acqua.