Silvi. Lo scorso lunedì, Legambiente ha impugnato dinanzi al TAR Abruzzo de L’Aquila, chiedendone l’annullamento previa sospensiva, la delibera di Consiglio Comunale Di Silvi numero 22 del 10 marzo 2017, pubblicata sull’albo pretorio in data 21 marzo 2017 e sul BURA Regione Abruzzo in data 10 maggio 2017.
Si tratta della delibera con la quale è stata approvata la Variante Generale al PRG con contestuale recepimento del PTP e variante al PRP, come aggiornato con deliberazione di Consiglio Comunale numero 78 del 12 dicembre 2005 e numero 116 del 12 novembre 2010.
Tra le censure di legge evidenziate nel ricorso, ci sono aspetti di carattere procedurale, per la presunta violazione degli articoli del regolamento che regolano il funzionamento del Consiglio Comunale, nonché eccesso di potere e carenza istruttoria. Si è evidenziata anche la violazione di norme di attuazione del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI), in buona sostanza mancata trasposizione degli elementi geomorfologici che determinano pericolosità e delle relative perimetrazioni di piano sui propri strumenti regolatori generali e particolareggiati.
Si è proceduto, quindi, al fine di “scongiurare un pericolo di potenziale malgoverno del territorio e di garantire, nella programmazione urbanistica, la corretta attenzione alle diverse emergenze ambientali e tutela del suolo”.
Alla conferenza stampa, presenti i responsabili di Legambiente e l’avvocato Antonio Del Vecchio, ha partecipato anche Italia Nostra che sta valutando con il proprio ufficio nazionale di intervenire in corso a supporto del ricorso fatto.