Altra udienza questa mattina in merito al processo che vede un medico del 118, Darush Barhi, imputato per omicidio colposo per la morte del piccolo Marco Calabretta, avvenuta nel settembre di due anni fa allo stadio Mariani-Pavone di Pineto mentre il piccolo di nove anni giocava a calcio.
Oggi è stato ascoltato uno dei primi infermieri arrivati sul posto e tra l’altro denunciato nei giorni scorsi dalla famiglia per concorso in omicidio colposo (leggi qui la notizia).
L’operatore della Croce Rossa avrebbe riferito in udienza che il defibrillatore sarebbe sì stato utilizzato, ma che lo stesso avrebbe indicato di non far partire la scarica perché sarebbe stata controindicata in quel momento sul bambino.
E’ scontro insomma di pareri e perizie: da una parte quelle della procura, che sottolineano che il defibrillatore doveva essere utilizzato a prescindere, dall’altra quelle della difesa del medico del 118.
Il gup Canosa deciderà del rito abbreviato a carico di Barhi nel prossimo novembre.