Giulianova, la discarica a cielo aperto nella zona industriale di Colleranesco
Tonnellate di rifiuti abbandonati lungo la strada che costeggia il fiume Tordino e nelle aree adiacenti l’ex Saig, a Colleranesco.
Un danno ambientale di grosse proporzioni di cui molti sono a conoscenza, amministrazione comunale compresa. Una vera e propria discarica a cielo aperto su una superficie che si estende complessivamente per circa un ettaro. Sacchi contenenti rifiuti domestici, plastica, vecchi materassi, vecchi elettrodomestici abbandonati, scarti provenienti da cantieri edili, buste colme di bottiglie di vetro.
La zona in questione era già stata bonificata nei mesi scorsi, ma in poche settimane la situazione è tornata peggio di prima, nonostante il Comune di Giulianova abbia attivato una task force contro l’abbandono dei rifiuti. Erano stati annunciati sistemi di videosorveglianza, foto-trappole e controlli da parte delle guardie ambientali. C’è chi è stato sorpreso ad abbandonare il pattume ed è stato multato.
Ma è poca cosa rispetto a quanto accade di notte nella zona dell’ex Saig. Qui arrivano con i furgoni, costeggiano il lungofiume perché le sbarre di divieto di accesso sono state divelte da anni e mai ripristinate, e scaricano di tutto. L’assessore all’ambiente Fabio Ruffini ha più volte promesso maggiori controlli. Qualche risultato importante c’è stato. Ma serve un’azione più severa.
In passato per cancellare ogni traccia che potesse identificare l’autore dell’abbandono dei rifiuti, i cumuli di pattume sono stati incendiati, col rischio di danneggiare la condotta del metanodotto che si trova da queste parti. Ad aggravare la situazione nell’area ex Saig anche il fatto che le strutture in muratura sono state trasformate da alcune famiglie rom in stalle per cavalli. E gli abitanti della zona lamentano il fatto che le strade della zona industriale di notte si trasformano in un circuito per corse abusive.