E chiede al direttore generale della Asl di conoscere i responsabili del disservizio e chi pagherà per il danno subito non solo dai professionisti ma anche dalla Asl per la pessima figura fatta, dai pazienti per i disagi subiti e il relatore arrivato da fuori regione cui non è stata data la possibilità di svolgere il suo lavoro.
La giornata di formazione, infatti, avrebbe dovuto ospitare circa 250 iscritti per i quali, però, è stata predisposta una stanza la cui capacità non superava i 60 posti a Contrada Casalena (priva di una segnaletica efficace) e senza un impianto audio funzionante. Inoltre per l’occasione era stata attivata anche una Guardia medica, il cui costo ricade sul bilancio della Asl, oltre naturalmente alla chiusura prevista degli studi medici di tutta la provincia con gli inevitabili disagi per i pazienti.
“Se esiste un danno erariale”, scrive la Fimmg in una nota, “qualcuno ne dovrà rispondere”.