Teramo, cacciatori in procura: “Pepe poco chiaro”

Un lungo esposto-querela all’attenzione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Teramo è stato presentato dai presidenti dell’Atc Salinello, Francesco Sabini, e dal suo collega dell’Atc Vomano, Franco Porrini.
Sotto la lente di ingrandimento della denuncia degli Atc le attività svolte nell’ambito della Delibera di Giunta Regionale 224/17, del 3 giugno 2017, pubblicata sul Bura il 16 giugno 2017. Attività messe in atto dagli uffici caccia della Regione Abruzzo, avvallate dalla Polizia provinciale di Teramo, già il 3 giugno, quindi in un periodo non coperto dalla normativa.
“Si è andati a caccia – ha detto il presidente dell’Atc Vomano, Franco Porrini – in difetto di pubblicazione della delibera e quindi in assenza di efficacia esecutiva del provvedimento deliberativo. Potremmo addirittura azzardare la parola bracconaggio. E la delibera in questione non aveva immediata esecutività o valore d’urgenza, di conseguenza gli uffici regionali avrebbero potuto seguire le raccomandazioni del presidente D’Alfonso piuttosto che le volontà, non chiare, dell’assessore Pepe”.
Nella denuncia gli Atc chiedono come sia stato possibile per gli organi di gestione regionali e provinciali dare esecuzione a un atto deliberativo della Giunta ancor prima della sua pubblicazione, necessaria per l’acquisto di efficacia.
“Dispiace dover constatare che – ha invece detto il presidente dell’Atc Salinello, Francesco Sabini – anche alcuni cacciatori hanno preso parte, nonostante le nostre avvertenze, alle battute di caccia per noi illegittime. Andremo fino in fondo ad accertare le responsabilità di tutti. Serve chiarezza, tutti i cacciatori devono avere pari trattamento, senza divisioni e rancori perso”.

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