In una relazione consegnata al sindaco Francesco Mastromauro, l’ingegner Marco Trifoni evidenzia come l’edificio, oltre ad avere un indice antisismico basso, presenta dei grossi problemi di natura strutturale, sconsigliando quindi l’intervento di ammodernamento che era stato programmato dopo la sua chiusura a seguito del terremoto del 18 gennaio scorso.
Servirebbero oltre 2 milioni di euro per tutte le opere di consolidamento e di messa in sicurezza. Una somma che secondo lo stesso ingegner Trifoni è assolutamente antieconomica. A questo punto Mastromauro, assieme alla sua maggioranza, ai genitori degli studenti e alla direzione scolastica, dovrà trovare una soluzione alternativa. Al vaglio ci sono già alcune ipotesi.
La prima è che i soldi stanziati inizialmente per la messa in sicurezza della Pagiaccetti potrebbero essere investiti per l’adeguamento dell’ex Palazzo di Giustizia. Si tratterebbe di una soluzione già avanzata lo scorso inverno dal consigliere comunale Laura Ciafardoni e sponsorizzata anche da molti genitori. L’altra ipotesi è quella di radere al suolo la Pagliaccetti e di ricostruire una nuova scuola sullo stesso sito. Oppure, individuare in città un’altra area pet costruire un moderno edificio scolastico.
I tempi per prendere una decisione sono comunque ristretti e soprattutto non si farebbe mai in tempo a realizzare un nuovo plesso che garantisca regolarità didattica ai ragazzi. Complessivamente sono più di 300 gli studenti che frequentano la Pagliaccetti. Tra due mesi e mezzo riprenderanno le lezioni. Quindi bisogna anche trovare una sistemazione momentanea. C’è poi anche un altro aspetto da valutare: l’edificio accanto alla Pagliaccetti e che ospita gli studenti dell’Ipsia presenta problemi strutturali? In questo caso la competenza è della Provincia che potrebbe a questo punto avviare un controllo più approfondito sulla scorta dei problemi riscontrati proprio alla Pagiaccetti.