Dopo i due incontri di Teramo del 20 maggio e del 17 giugno, dove, per la prima volta, è stato possibile un confronto pubblico sulla situazione dell’acquifero del Gran Sasso con tutti i protagonisti della vicenda (Laboratori di Fisica Nucleare, Strada dei Parchi SpA, Regione Abruzzo, Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ASL, ARTA e Ruzzo Reti), l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso avvia una serie di incontri sul territorio di informazione e confronto con i cittadini.
Si inizia domenica 25 giugno a Bellante alle ore 18 presso la sala consiliare con un incontro promosso dall’Associazione culturale Nove Sintesi.
Nel corso dell’incontro si descriverà la situazione dell’acquifero del Gran Sasso che rifornisce più della metà degli abruzzesi. “Nel cuore dell’acquifero sono presenti due realtà potenzialmente inquinanti: i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e i trafori autostradali A24 – riferisce l’Osservatorio – Per la messa in sicurezza del sistema sono stati spesi milioni di euro (più di 80 solo attraverso la struttura commissariale), eppure sono gli stessi enti che utilizzano e controllano l’acqua del Gran Sasso ad attestare che continuano ad esserci molteplici problemi sui punti di captazione. È importante che i cittadini siano consapevoli delle condizioni in cui si trova l’acquifero e comprendano i potenziali pericoli che ci sono. Ed è altrettanto importante che si mantenga alta l’attenzione manifestatasi al momento della dichiarazione di non potabilità dell’acqua erogata in gran parte della provincia teramana: quanto è accaduto all’inizio di maggio potrebbe verificarsi ancora e fino ad ora vi sono stati solo annunci di interventi da fare a cui devono seguire fatti concreti”.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso è costituito da: WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura Laga, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, FIAB, CAI e Italia Nostra.
L’adesione è aperta a tutte le associazioni interessate e a tutti i cittadini che vogliono impegnarsi su questa problematica.