Alba Adriatica. Un incontro casuale sulla strada. Tra l’omicida che era in auto (pare con l’attuale compagna, ex fidanzata di Spinelli) e la vittima, che usciva dal locale assieme ad altri due rom.
Il movente? Con ogni probabilità legato alla gelosia per una donna contesa. Sembra essere questo il quadro nel quale è maturato, la scorsa notte, l’omicidio di Alba Adriatica, dove è stato ucciso a coltellate Manuel Spinelli, 22 anni, di etnia rom.
La scena del crimine è stata ricostruita attraverso la visione delle immagini delle telecamere del ristorante-pizzeria Taverna Wolf, all’esterno del quale si è consumato il fatto di sangue. Gli inquirenti (l’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Davide Rosati, in collaborazione con i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale, diretti da Roberto Petroli) hanno in sostanza ricostruito quasi tutta la vicenda.
L’albanese, ancora piantonato in ospedale e accusato di omicidio volontario, dopo la vicenda si è allontanato con la sua vettura per poi essere bloccato mentre stava facendo ritorno a casa. L’albanese è stato poi accompagnato all’ospedale di Giulianova visto che durante la scazzottata ha riportato alcune lesioni al volto. Nelle prossime ore dovrebbe essere formalizzato il fermo a carico dell’albanese. Spinelli, gravemente ferito, è stato soccorso dagli amici che erano con lui e trasportato in ospedale a Giulianova, dove è spirato poco dopo il ricovero.
L’omicidio, avvenuto all’angolo tra viale Mazzini e il lungomare Marconi, è avvenuto a poche decine di metri del luogo dove nel 2009 fu ucciso Emanuele Fadani, l’imprenditore di Alba Adriatica, aggredito da un gruppo di rom. Per quell’episodio è stata condannato Sante Spinelli, zio di Manuel.
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