Pineto. In una missiva inviata anche alle istituzioni locali e regionali, il presidente del Centro Velico Pineto conferma la partecipazione alla Cerrano Cup 2ª Regata Periplo, in programma, domenica 9 luglio, ma polemizza con con le istituzioni e “in particolar modo” con l’Area Marina Protetta del Cerrano.
Il Centro Velico Pineto accoglie l’invito da parte dell’AMP di aderire alla manifestazione e scrive “in qualità di Associazione Velico Sportiva affiliata FIV dal 2004; concessionaria di area demaniale dal 2000; componente organizzativa di regate zonali della IX Zona di Optimist, Laser, Equipe disputate a Pineto in collaborazione con il Circolo Amici del Mare di Scerne; organizzatrice con il partner tecnico Junosailing al Campionato d’Altura Primaverile e Invernale dal 2010 al 2016 a Giulianova; organizzatrice della regata TransAdriatica Giulianova – Sali 2013; componente del comitato organizzativo con i Circoli costieri teramani Trofeo Nazionale Primavela a Giulianova nel 2009; partecipante e vittorioso in numerose regate di altura (Pesaro -Rovigno, Ancona-Sebenico, Brindisi -Corfu’, e in ultimo alla Regata Internazionale Barcolana di Trieste nel 2016 con un proprio equipaggio sull’imbarcazione Juno e skipper Ivo Olivieri Classificato 49° in assoluto e 3°di categoria, e tante altre iniziative in ambito nautico per la diffusione di questo sport; non potremmo che essere favorevoli a qualsiasi iniziativa legata al mondo della Vela”.
Poi però critica l’Area Protetta perché “i divieti incomprensibili, inseriti nel regolamento di fruizione del demanio, più che limitare, impediscono qualsiasi promozione di attività velica sportiva e ricreativa. Al Circolo Velico al quale si nega la possibilità di usufruire dell’acqua potabile,di servizi igienici, dell’energia elettrica, di un piccolo rimessaggio, di uno spogliatoio ed è obbligato a rimuovere le imbarcazioni nel periodo invernale, si trasmette l’idea che Pineto è ostile alle attività velistiche. Non è sufficiente che l’AMP organizzi regate di questa natura che, anche se suggestive, hanno solo lo scopo di autopromuovere l’ente organizzatore e non quello di diffondere e far conoscere il mondo della vela, perché fattivamente l’Ente Parco non fa nulla se non ostacolare la cultura della fruizione del mare, proprio per le motivazioni sopra elencate. Pertanto vogliamo ribadire che, così facendo, le Istituzioni che governano il territorio, impediscono ai circoli locali di poter organizzare corsi di vela per ragazzi, adulti e disabili, come regolamentati dalla FIV. Ultimamente il comune di Pineto ci ha comunicato ufficiosamente la possibilità di avere in comodato d’uso un’area, retrostante la nostra concessione, per rimessaggio imbarcazioni. Ne apprezziamo la buona volontà , ma questo non basta. L’area ci viene data per anni tre, l’area in questione non può essere soggetta ad alcun tipo di intervento. E, direi che la cosa si commenta da sola”.
Il Centro Velico Pineto afferma di aver dimostrato negli anni “la propria sensibilità alla tutela e alla conservazione del patrimonio ambientale di quello spicchio di sabbia e non solo. ‘Abitanti’ di quel mare molto prima della istituzione dell’AMP”. Ricorda di aver contribuito alla ricostruzione della duna dopo una incredibile mareggiata nel novembre del 2004, che distrusse e portò via tutto, Di Gianciacomo si augura che e autorità del Parco del Cerrano “comincino a prendere consapevolezza dell’importanza che questi circoli velici, in particolare il CVP, possano avere all’interno dell’area marina”.