La discussione non ha portato a soluzioni definitive, ma le organizzazioni sindacali sono riuscite, comunque, a strappare una proroga di 4 mesi dei contratti. I dipendenti rimangono, perciò, in attesa di una soluzione che non mandi definitivamente a casa decine di persone, creando anche problemi all’organizzazione dei settori dell’ente.
I contratti, tutti a tempo determinato, riguardano per la maggior parte figure specialistiche importanti per la Provincia, che, però, si trova nell’impossibilità di assumere definitivamente tutto il personale interessato, a causa delle nuove normative nazionali. La precedente amministrazione aveva acceso le speranze dei lavoratori a termine, ma la realtà, purtroppo, ha contraddetto le tante promesse.
Durante la riunione si è, inoltre, parlato della riorganizzazione dell’ente provinciale che sembrava imminente. Dall’incontro sembra essere invece emersa la tendenza opposta. Pare, infatti, che l’intervento necessiti di tempi tutt’altro che brevi e, soprattutto, di scelte non indolori per il personale dipendente e per le figure professionali apicali.
Dalla conferenza di fine anno è emersa tanta voglia di fare da parte dell’amministrazione. A questo punto, i dipendenti rimangono, pertanto, in attesa di azioni concrete che permettano la valorizzazione delle tante professionalità presenti all’interno dell’ente, oltre ad un’organizzazione del lavoro più consona alle nuove necessità.