Giulianova. Dopo la mail di protesta giunta ieri in redazione per la presentazione del libro Il fez e la kippah di Andrea Giacobazzi, in programma venerdì sera al circolo culturale Il Nome della Rosa di Giulianova, arrivano le precisazioni dello scrittore e di Roberto Di Giovannantonio, responsabile del Circolo.
Giacobazzi definisce “strumentali e fazione” le accuse sulla locandina dell’evento con “ebreo caricaturato in stile nazista” perché “l’immagine riportata è un documento storico. Altri autori hanno scelto copertine con immagini affini senza scatenare alcuna polemica. Un caso per tutti: “La difesa della razza” di Valentina Pisanty con prefazione di Umberto Eco (edito dalla Bompiani)”. Inoltre ribadisce che “entrambi i miei saggi non sono testi in cui si formulano ipotesi o in cui si propongono teorie: “L’Asse Roma-Belino-Tel Aviv”, il mio primo libro, consta di 800 note a piè di pagina che fanno riferimento a documenti d’archivio, testi accademici, estratti di articoli di giornali dell’epoca. “Il fez e la kippah” è una raccolta di circa centocinquanta documenti dell’Archivio diplomatico. Prima di essere pubblicati, sono stati discussi come tesi di laurea specialistica (il primo) e di master (il secondo) ed approvati dagli organi accademici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università di Teramo”. In conclusione Giacobazzi lancia un appello ai “contestatori”: “come in casi precedenti, anche a Giulianova invito chiunque esprima dubbi e contrarietà a venire alla presentazione e a prendere parte al dibattito. Non temo il confronto ma devo rilevare che, in seguito alle polemiche degli scorsi mesi, i detrattori si sono puntualmente sottratti alla discussione: gli esponenti delle comunità ebraiche di Milano e Verona si sono ben guardati dal venire alle conferenze argomentando le loro obiezioni”.
Rimanda al mittente le critiche Roberto Di Giovannantonio, responsabile del Circolo Il Nome della Rosa: “capita di gestire un Circolo culturale che, grazie alla volontà di altri soci fondatori e grazie all’entusiasmo di chi ci frequenta, va avanti da quasi sei anni; capita, se i numeri hanno un senso, di aver proposto oltre cinquecento eventi culturali nel periodo di cui sopra senza che, seppur ci siano stati faticosi tentativi, nessuno sia riuscito a collocare “Il nome della Rosa” in qualsivoglia nicchia o “casa” politica. Mai abbiamo chiesto Carta d’identità ideologica e non abbiamo mai preteso di ergerci a censori di pensiero o improvvisati critici (letterari, artistici ecc.) del momento. Il nostro “mestiere” è quello di accogliere le istanze culturali della nostra Provincia e non solo, darle spazio, accoglienza. Il che non significa acritico giudizio nei confronti del buon gusto e delle altrui libertà. Tutte incluse. Capita che l’11 maggio avremo ospite (per la seconda volta) lo storico Andrea Giacobazzi autore del saggio “Il fez e la kippah” . Ora, attraverso le pagine di alcuni quotidiani, apprendiamo che presso i nostri locali si cela la nascita di una Giulianova antisemita”. Di Giovannantonio respinge ogni accusa e sostiene con forza le precisazioni dell’autore del libro, Andrea Giacobazzi. E per chi non fosse soddisfatto, venerdì sera le porte del Circolo saranno aperte: “auspico – conclude il responsabile del Circolo – la presenza di chiunque al Circolo, non abbiamo mai precluso l’accesso ad alcuno. Condicio sine qua non è la dialettica e la polemica bensì l’educazione nell’esposizione delle proprie posizioni/idee”.