Torre del Cerrano, è tornato il Fratino: la UE chiede di aiutarlo

FratinoPineto. Puntuali, subito dopo le rondini, all’inizio di primavera, arrivano i Fratini, quei piccoli uccelli bianchi e marroni con la testolina nera che si vedono, in particolare al mattino presto o nel tardo pomeriggio, sul bagnasciuga delle nostre spiagge.

Arrivano dall’Africa sahariana e dalle coste mediterranee meridionali, dove hanno passato l’inverno in climi più miti, e sono diretti verso il nord Europa, in particolare sulle coste svedesi e finlandesi del Baltico. Qui da noi si fermano qualche mese per svolgere la funzione essenziale nel loro ciclo di vita: riprodursi.

Durante l’intero mese di aprile fino a maggio si alternano riti di corteggiamento tra le coppie e momenti di lavoro per la costruzione del nido. Una volta individuato il luogo ideale per il posizionamento del nido avviene la deposizione delle uova. Da quel momento maschi e femmine si avvicendano nella cova per mantenere le uova sempre calde durante la ricerca il cibo.

L’Area Marina Protetta (AMP) Torre del Cerrano dal momento della sua istituzione ha attivato una collaborazione stretta con la Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) che coordina le attività di monitoraggio e tutela della specie tra le varie associazioni attive lungo tutta la costa adriatica.

L’unione Europea, infatti, ha inserito il Fratino (Charadrius alexandrinus) tra le specie  protette di cui alla Direttiva “habitat” n.92/43/CEE in relazione alla sua forte riduzione numerica registrata in questi anni. Proprio a causa dei continui disturbi nei siti di nidificazione, infatti, da oltre venti anni la specie è in forte declino essendo pochissime le covate che vanno a buon fine.

Venerdì 20 aprile 2012 a Torre Cerrano, in un incontro pubblico programmato per le ore 17,00 la SOA e l’AMP faranno il punto sulla situazione attuale dei vari progetti di collaborazione.

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