Teramo. Si torna a parlare di nuovo teatro a Teramo, dopo lo stop arrivato dalla Prefettura di Ascoli Piceno, che nel gennaio scorso aveva evidenziato al Comune “elementi ostativi da parte della Prefettura che riguardano la sopravvenuta inesistenza delle condizioni di procedere all’aggiudicazione definitiva ed alla successiva firma della convenzione”, oggi a rimettere in ballo il project financing è il Consiglio di Stato.
Con ordinanza depositata il 14 aprile 2012, infatti, è stato accolto il ricorso cautelare della ditta Straferro e ha sospeso, in via d’urgenza, i provvedimenti della Prefettura di Ascoli che avevano paventato l’esistenza di un tentativo di infiltrazione mafiosa all’interno della società. Il Consiglio di Stato, dunque, ha escluso la possibilità di configurare o anche solo sospettare un qualunque coinvolgimento della società con soggetti non trasparenti. Dietro lo stop della progettazione, infatti, ci sarebbe, come trapelato all’epoca, una inchiesta della procura antimafia, che aveva spinto l’Amministrazione Comunale ha dichiarare definitivamente morto il project financing, aprendo le porte a nuove soluzioni.
“La società” commenta oggi l’amministratore unico della Straferro, Giovanni Straccia “aveva sempre dichiarato l’assoluta infondatezza della congettura prospettata dalla Prefettura e la decisione del Consiglio di Stato rende giustizia alla serietà e all’onorabilità della Straferro e alla sua storia trentennale. Per ciò che più conta, la decisione rimuove in via diretta ed immediata gli effetti interdittivi dell’informativa prefettizia e consente alla Straferro di riprendere con serenità la sua attività imprenditoriale, proseguendo le commesse in essere e acquisendo nuovi contratti. L’ordinanza del Consiglio di Stato riapre nuovi scenari anche per il project finance del teatro di Teramo. Infatti, se in presenza dell’informativa prefettizia il Comune aveva dovuto bloccare per legge in via automatica il rilascio dell’aggiudicazione definitiva a favore della Straferro, oggi il Comune è tenuto sempre per legge a riattivare il procedimento di aggiudicazione”.
Ma il sindaco Maurizio Brucchi preferisce andare cauto. “Aspettiamo nuovi sviluppi dalla prefettura” commenta il primo cittadino. “Ad oggi per noi cambia poco”.