L’agente, unico addetto alla sorveglianza della Sezione Protetta, che da solo gestiva 50 detenuti, ha riportato una prognosi di 15 giorni salvo complicazioni.
“Il personale adempie i compiti istituzionali con carichi di lavoro onerosi nonostante la gravissima carenza di personale in un contesto di eccezionale sovraffollamento della popolazione detenuta” denuncia il Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria. “Nell’esprimere solidarietà al collega aggredito e a tutto il personale, il Sappe ritiene che sia giunta l’ora di accorgersi della struttura abruzzese e di assumere i provvedimenti più opportuni con grande senso di responsabilità e ci domandiamo quante aggressioni ancora dovranno subire le donne e gli uomini della polizia penitenziaria perchè si decida di intervenire concretamente sulle criticità di Castrogno”.