A denunciarlo sono i segretari provinciali delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, che aggiungono: “la figura dell’Operatore Socio Sanitario è indispensabile per poter far fronte alle quotidiane esigenze di tipo alberghiero ed assistenziale, al fine di poter assistere in maniera appropriata i pazienti ricoverati. La carenza di personale di supporto, è un problema ormai cronicizzato nella nostra Asl e, a volte, deliberatamente accentuato, poiché si è utilizzato lo stesso numero di operatori sanitari per l’apertura di nuovi reparti. Gli ospedali di Giulianova e S. Omero, hanno necessità di almeno 30 nuovi operatori socio sanitari che siano di supporto all’assistenza infermieristica ed assicurino una degna assistenza ai pazienti ricoverati.
Da questa mattina, Reparti come Medicina, Lungodegenza, Chirurgia, Ortopedia, etc. sono senza personale OSS, con una media di circa 40 pazienti allettati per ogni Reparto! La decisione presa dal Direttore Generale, combinata con il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato che si protrae oramai da anni, crea difficoltà enormi. Reparti carenti di personale, liste di attesa infinite, sempre più abruzzesi vanno a curarsi fuori regione. Auspichiamo che la sanità teramana torni ad essere funzionale alle esigenze di salute della comunità e che, dentro una logica di rete, abbia punti d’eccellenza che riqualifichino e fungano da traino, per l’intero sistema sanitario locale oltre ad assicurare una degna assistenza al cittadino. Non si può e non si deve parlare solo di conti! Prima di tutto ci si deve preoccupare della qualità dell’assistenza fornita ai cittadini”.
Il commento del sindaco Mastromauro. “E’ una gestione fatta col rasoio. Si taglia senza requie. E così perdiamo tutto e tutti: servizi, pazienti e lavoratori”. Il sindaco Francesco Mastromauro è sceso sul piede di guerra dopo aver appreso che la ASL di Teramo ha comunicato alle direzioni di presidio la decisione di non prorogare, in attesa di una nuova gara d’appalto, il servizio di assistenza alberghiera nei reparti degli ospedali di Giulianova e Sant’Omero assicurato dai lavoratori in forza ad una cooperativa teramana.
“La ASL – prosegue il sindaco – oltre a mettere sulla strada 14 lavoratori, ha eliminato al contempo quel necessario supporto agli infermieri, già oberati di lavoro, per garantire ai pazienti ricoverati un’adeguata assistenza quotidiana. Il quadro è dunque sempre più desolante, considerato che tanto il nostro ospedale quanto l’altro di S. Omero hanno necessità di almeno trenta nuovi operatori socio-sanitari. L’ennesima e temo non ultima rasoiata ha dunque privato reparti nevralgici, come Medicina, Lungodegenza, Chirurgia e Ortopedia, dove in media vi sono 40 pazienti allettati, di un aiuto fondamentale. Qui entra in gioco non solo il diritto alla salute del cittadino, sempre meno garantito da carenze strutturali, blocchi prolungati delle assunzioni a tempo indeterminato, liste di attesa infinite e tagliuzzamenti indiscriminati di servizi e reparti”, conclude il sindaco, “ma anche il diritto del paziente ad una permanenza dignitosa nell’ospedale. Senza dimenticare ovviamente il dramma che vivranno le famiglie dei 14 lavoratori licenziati. E’ mia intenzione portare la questione alla prossima riunione del Comitato ristretto dei sindaci”.